#IORESTOACASA.
Grandissima moda del momento riguardante la situazione che stiamo vivendo è l’uso dell’hashtag #iorestoacasa. Dobbiamo restare a casa per combattere il virus. Ci chiedono di evitare il più possibile i contatti sociali, di mantenere la distanza di sicurezza di un metro dagli altri, di uscire di casa solo se strettamente necessario. Queste misure servono per non ammalarci e non fare ammalare gli altri. Ma la verità è che si fa fatica a stare in isolamento a casa, specie se fuori c’è una bella giornata di primavera.
Soprattutto, il virus sta mettendo a dura prova il nostro umore e il nostro equilibrio psichico. Il tutto diventa ancora più complicato per chi è solo o chi soffre di ansia e depressione. Ci dicono gli esperti che dopo 21 giorni si acquisisce qualsiasi abitudine, ci si adatta. Ma ci si può adattare all’isolamento forzato?
Personalmente ritengo che si possa affrontare l’isolamento (in modo costruttivo) solo a una condizione: accettando la situazione. La domanda da porci non è “quando finirà l’isolamento?” ma piuttosto: “dato che la situazione è questa e non posso cambiarla, cosa posso fare io ora?”
Accettare non significa rassegnarsi a ciò che accade. Rassegnarsi vuole dire subire, vivere in modo passivo e la passività porta a rabbia (“non ci sto dentro”, “fatemi uscire di qui”) o a depressione (“sono vuoto”, “non ho più voglia di fare nulla”, “aspetto che passi”). Quando accetto che una cosa è così e non posso cambiarla, allora si apre una nuova possibilità. Il segreto per affrontare al meglio questa situazione forzata è darsi nuove risposte, facendoci guidare dai nostri bisogni.
In questa ottica, possono tornare utili alcuni consigli pratici per affrontare al meglio l’isolamento forzato.
- Essere accoglienti verso noi stessi. Prima di modificare le nostre abitudini, dobbiamo stare centrati su questa nuova condizione, accoglierla, vedendo le opportunità che offre e non solo i limiti. Un esercizio utile può essere piegare il foglio a metà, formando due colonne. Su quella di sinistra indicherò i vantaggi, su quella di destra gli svantaggi. Le due colonne si bilanciano?
- Seguire delle routines. È importante darsi alcune regole, anche se abbiamo più tempo a disposizione, perché questo aiuta a ricollegarci alla nostra vita di prima. Occorre progettare una vita settimanale, con fasce orarie e attività. In questo momento bisogna ancorarsi a ciò che è certo, noto e prevedibile.
- Gestire lo spazio e il tempo. Se viviamo con altre persone, è utile mettere dei confini, soprattutto se gli spazi sono ridotti. Chi lavora, dovrebbe trovare un punto della casa dove ricreare l’ambiente ufficio. L’importante per tutti è avere spazi e tempi che siano solo individuali ed altri invece condivisi.
- Mantenere vivi i contatti. Per non sentirci soli, è importante mantenere i contatti con amici e familiari, attraverso i numerosi strumenti a nostra disposizione. Utilizziamo videochiamate, i social e whatsapp. Potrebbe essere simpatico prendere un caffè o un aperitivo con un amico davanti alla webcam. È anche l’occasione di chiamare persone che non sentiamo da tempo, facendo il giro della rubrica.
- Limitare il tempo di esposizione alle notizie. La tentazione è di stare continuamente con il telefono in mano per rimanere aggiornati sul coronavirus. Ma queste notizie vanno a intasare il nostro cervello e così non c’è più spazio per nient’altro. In aggiunta, l’esposizione continua a notizie tiene continuamente accesa la nostra centralina d’allarme e di paura. Per la propria salute mentale, meglio scegliere due momenti al giorno per informarsi, stabilendo un orario per controllare le ultime notizie e il canale attraverso il quale si vuole farlo.
- Fare attività fisica in casa. È necessario continuare a seguire uno stile di vita sano, un’alimentazione corretta, svolgere attività fisica e, quando possibile, esporsi alla luce del sole. Fare delle attività ci permette un migliore riposo notturno. Oggi è facile trovare moltissimi video gratuiti e disponibili su Youtube per fare allenamenti e tecniche di respirazione e rilassamento per distendere la mente.
- Parlare dei problemi con qualcuno di cui ci si fida. È normale sentirsi stanchi o spaventati davanti a qualcosa di nuovo e incerto. Scegliere le persone a noi vicine a cui raccontare come ci sentiamo può liberarci da un peso e farci sentire meno soli.
- Chiedere aiuto. In questa emergenza, molti esperti hanno messo a disposizione le loro competenze on line. Se dovessimo sentire di avere bisogno di un aiuto o di sostegno, possiamo cercare un terapeuta nella nostra zona e chiedere un video consulto.
- Praticare attività piacevoli aiuta a staccare la spina e a ricaricare le energie. Fare cose piacevoli alimenta le emozioni positive e sviluppa benessere. Dedichiamoci un piacere al giorno, ogni giorno.
- Invece di pensare a tutto ciò che non possiamo fare, immaginiamo quello che possiamo fare quando torneremo alla normalità. Chiudiamo gli occhi e proviamo a vederci fare quell’attività che tanto desideriamo, viviamola nei particolari e nelle emozioni che ci suscita. Godiamoci l’attesa. Non è mai troppo interessante tutto ciò che si può avere subito.
In conclusione, questo tempo di isolamento può riservare delle opportunità. Occuparci di noi e di come stiamo non ci impedirà di provare in alcuni momenti della giornata stress o sconforto, ma potrà aiutarci a ridurli, contenerli e limitarne gli effetti, facendoci sentire capaci di gestire la situazione, di essere in grado di badare a noi stessi e ai nostri bisogni.
#IORESTOACASA #ECISTOBENE
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